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Cari amici oggi vi scrivo della lombalgia (mal di schiena) ,  una patologia molto frequente nei paesi industrializzati specie nella popolazione adulta. Più del 70-90% delle persone avrà almeno un episodio di mal di schiena durante la vita. Ogni anno, il 15-45% degli adulti soffre di dolore lombare e una persona su venti si presenta con un nuovo episodio. Insieme al raffreddore comune, il mal di schiena è la ragione più comune di visita al medico di base.  Si stima che i costi sanitari diretti per mal di schiena negli Stati Uniti siano di almeno 20 miliardi di dollari!

lombalgia = ernia?

La lombalgia si puo’ presentare in forma acuta con durata di 3-7 giorni, subacuta 7-30 giorni .Superato questo arco di tempo la lombalgia diventa cronica e puo’ durare anche mesi o addirittura anni.

Erroneamente spesso si associa la lombalgia all’ernia del disco, infatti, mi capita spesso di vedere pazienti che prima ancora di  effettuare una consulenza medica, al  primo episodio di mal di schiena eseguono esami diagnostici molto specifici come la risonanza magnetica.

Bisogna sapere pero’ che dopo i 40 anni studiando la colonna vertebrale con una risonanza magnetica e’ matematico trovare almeno una ernia o protrusione perche’ questo fa’ parte del normale deterioramento della colonna vertebrale!! Infatti se si selezionano 100 persone asintomatiche di eta’ , sesso e lavoro diversi, 80 di questi avranno almeno una protrusione!!

Possibili cause della lombalgia

  • sacralizzazione dell’ultima vertebra lombare, la quinta, che in questo caso risulta fusa con la prima vertebra sacrale
  • spondilolisi, ovvero la mancata fusione di parte dell’arco posteriore di una vertebra
  • spondilolistesi, quando avviene lo scivolamento in avanti di un corpo vertebrale
  • sinostosi, deformità congenita dovuta alla fusione di due o più vertebre;
  • processi degenerativi, tra cui discopatie, stenosi del canale etc
  • malattie reumatiche
  • infezioni
  • neoplasie
  • traumi
  • turbe metaboliche e del turnover osseo (osteoporosi)
  • viscerali  (gastrointestinali, urologiche e ginecologiche)
  • vascolari (aneurisma dell’aorta addominale).

 

Quando è necessario ricorrere alla chirurgia?

Se parliamo di diagnosi specifiche come ernia del disco, stenosi vertebrale, e quindi di mal di schiena associato a dolori irradiati lungo il decorso dei nervi degli arti inferiori, l’indicazione chirurgica, pur non essendo quasi mai una prima scelta o un’urgenza, rimane un’alternativa possibile dopo 6-12 settimane di sintomi che non migliorano in altro modo.

Il miglioramento delle tecniche conservative dovrebbe portare a una ulteriore riduzione degli interventi. Diverso il discorso per la lombalgia aspecifica, senza sintomi irradiati, che non ha una vera diagnosi e per la quale non esiste una spiegazione fisiopatologia universalmente accettata sui benefici di un intervento chirurgico. In questi casi il trattamento chirurgico rappresenta più o meno un’ultima spiaggia, nei casi cronici, dopo il fallimento di 1 o 2 anni di terapie adeguate agli standard internazionali.

Come il fisioterapista puo’ aiutarti?

Nella fase acuta spesso la fisioterapia  puo’ risolvere la sintomatologia in poche sedute mediante la terapia fisica strumentale L’approccio al paziente lombalgico cronico invece, e’ sempre molto complesso . Per via della mia formazione e della mia onesta’ intellettuale ci tengo sempre a chiarire  che il processo di recupero puo’ essere di media lunga durata e che il paziente e’ un protagonista fortemente attivo del trattamento. Questo perche’ le lombalgie spesso hanno cause che si sono sviluppate in anni o decenni e nessuno puo’ avere la presunzione di risolvere il problema con una pillola magica o con una manipolazione miracolosa. Occorre un cambiamento dello stile di vita e una maggiore attenzione ai segnali del  corpo che il paziente sviluppa mediante un percorso mirato

  • fase acuta: nel mal di schiena acuto oggi il fisioterapista puo’ intervenire con terapie fisiche che mirano a ridurre il sintomo mediante meccanismi che intervengono sui sistemi di controllo del dolore e dell’infiammazione che vi illustrero’ meglio nei prossimi post.
  • fase cronica:le linee guida europee disponibili sul sito Backpain Europe mettono in evidenza l’importanza dell’approccio   educativo/informativo del paziente , l’importanza della terapia manuale (da non confondere con la chiropratica)  , l’mportanza della back school e della rieducazione posturale.

 

Cambiamo il materasso ?

Tante volte i pazienti mi chiedono : “antonio mi consigli un buon materasso?”  La mia risposta e’ sempre questa: ” il problema e’ quello che fai durante il giorno, non la tua posizione di notte , pensa che i giapponesi (incidenza lombalgia 30 %) dormono per terra su un materassino sottilissimo  ( i futon). Infatti non e’ un caso che nei paesi piu’ industrializzati l’incidenza di lombalgia sia maggiore.

Lo stile di vita che si conduce e’ sicuramente una causa da non sottovalutare, le posture assunte a lavoro a scuola o a casa spesso sono viziate da cattive abitudini che si scontrano con la fisiologia della colonna vertebrale. In alcuni casi anche lo sport fatto in maniera estrema  o troppo specifica in eta’ adolescenziale puo’ portare a scompensi e sovraccarichi che si manifestano spesso nelle lombalgie croniche. Una attivita’ motoria mirata di contrasto a questi scompensi, una corretta igiene posturale sono fondamentali.

 

dott. Antonio Camassa fisioterapista

 

 

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