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La terapia fisica e’ un settore medico di interesse scientifico che rappresenta oggi una possibilita’ di cura importante per il paziente con problematiche delle strutture osteo-neuro-muscolari. La base della terapia fisica e’ l’utilizzo di energie fisiche         ( luce , suono, vibrazione, elettromagnetismo, calore , freddo ecc..) al fine di stimolare delle risposte terapeutiche nei tessuti umani.

 

PER OGNI PROBLEMA UNA TERAPIA ADATTA

I tessuti umani hanno caratteristiche istologiche e funzionali molto diverse tra loro  per cui la risposta ad un determinato stimolo varia in base alla composizione del tessuto e allo stato fisiologico dello stesso . Il contenuto variabile di liquidi intra ed extra cellulari, la diversa impedenza dei tessuti (capacita’ di farsi attraversare dalla corrente elettrica) , la diversa capillarizzazione sanguigna  di una zona , la variabile innervazione di un tessuto sono tutti fattori che determinano la scelta di un certo tipo di energia fisica.

 

LA TERAPIA FISICA PERFETTA

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad un importante progresso tecnologico che ha aperto le porte a nuove terapie fisiche supportate da un importante razionale scientifico. Di pari passo abbiamo avuto anche un importante progresso  delle tecniche di business che spingono a proporre tecnologie come se fossero la panacea di tutti i mali. Specialmente in tv e sui social possiamo vedere magnetoterapie miracolose , ultrasuoni rivitalizzanti , elettroterapie che scolpiscono i corpi in pochi trattamenti , tutto al solo scopo di vendita.

Lo stesso fenomeno accade anche a livello piu’ tecnico tra gli addetti ai lavori ( fisioterapisti, medici ) con eccessi di prescrizione di alcune terapie fisiche che vengono consigliate in maniera sistematica a prescindere dallo stadio di una patologia o dal tipo di target. Ricordo qualche anno fa’ in cui si consigliava la tecarterapia anche per il mal di gola solo perche’ era tanto sponsorizzata  ma senza chiare evidenze o linee guida.

 

INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI

La terapia fisica va intesa come una terapia farmacologica e  quindi prima di essere somministrata e’ molto importante capire la patologia che una persona presenta e il tipo di obiettivo che si vuole raggiungere ,i tempi e la dose di energia che si vuole trasferire al tessuto. Ogni trattamento puo’ presentare controindicazioni relative o assolute da tenere bene in mente e da illustrare al paziente.

Continuando con questo paragone TERAPIA FISICA-FARMACO il principio attivo che accomuna tutte le apparecchiature elettromedicali a prescindere dalla fonte di energia fisica e’ solo uno: la frequenza di stimolazione.

Per anni i principali produttori hanno puntato a produrre macchine con elevate potenze e intensita’ di erogazione ( ad esempio con i laser) , oggi invece si e’ compreso che il vero fattore discriminante per ottenere una risposta terapeuticamente efficace e’ il numero di oscillazioni che una fonte di terapia fisica eroga. Frequenze diverse permettono di agire su tessuti diversi e avere risposte proporzionate al dosaggio di energia somministrata.

LE PRINCIPALI TERAPIE FISICHE OGGI

ELETTROTERAPIA ANTALGICA :utilizza la corrente elettrica stimola dei meccanismi biologici di controllo del dolore mediante liberazione di endorfine e stimolazioni del  microcircolo. Esistono varie forme d’onda , la piu’ comune e ‘ la TENS, ma presso il nostro studio utilizziamo anche la FREMS che agisce con meccanismi bioelettrici piu’ completi.

MAGNETOTERAPIA: campi magnetici a bassa frequenza che sono utili a stimolare processi di biostimolazione su tessuti con alta impedenza come osso e cartilagine; utilizzata per fratture e artrosi

DIAMAGNETOTERAPIA:  campo  magnetico a bassa frequenza ma alta intensita’ utile a creare un effetto diamagnetico sui liquidi intra ed extracellulari , utile negli edemi anche profondi .

TECARTERAPIA: campo elettromagnetico che stimola processi enzimatici antiinfiammatori e microcircolo mediante un effetto endotermico; indicato per contratture e lesioni muscolari di grado minore

ONDE D’URTO: onde balistiche che mediante un effetto cavitazionale attivano un processo noto come neoangiogenesi; indicate per tendinopatie croniche e fisioestetica (panniculopatie)

VIBRAZIONI MECCANOSONORE: mediante la stimolazione vibratoria attivano i recettori prpriocettivi muscolari e articolari modificando il tono del muscolo; indicate per la gestione della spasticita’ e per il recupero sportivo (doms)

LASER:mediante la luce laser si possono avere reazioni antiinfiammatorie sui tessuti prevalentemente superficiali ; indicato nelle tendinopatie e alcune nevralgie

ULTRASUONI: onde sonore ad alta frequenza usate per piccoli edemi su tessuti superficiali.

CRIOTERAPIA:nel nostro studio utilizziamo il sistema americano GAME READY che unisce compressione e crioterapia per gestire traumi acuti e post acuti.

IL FUTURO DELLA TERAPIA FISICA

Le apparecchiature elettromedicali oggi sono importanti mezzi di cura che spesso possono dimezzare i tempi di recupero, le nuove tecnologie presenti oggi oltre ad avere protocolli di utilizzo molto piu’ attendibili di un tempo , spesso sono dotate anche di rilevatori per capire la risposta dei tessuti (ad esempio impedenza cutanea). In futuro i nuovi apparecchi di terapia fisica saranno dotati di sistemi sicuramente piu’ precisi che ci consentiranno di verificare le modifiche che avvengono nei tessuti stimolati magari in tempo reale. La difficolta’ principale oggi infatti e’ proprio quella di individuare con precisione i punti da trattare e la risposta.

Il consiglio che mi sento di dare a tutti i lettori e’ quello di  informarvi sempre sul tipo di terapia che vi viene proposta e affidarvi ai professionisti  del settore , diffidate di apparecchi miracolosi che vi propongono nelle televendite o nelle vendite porta a porta, inoltre quando intraprendete un percorso di cura con la terapia fisica non aspettatevi un risultato immediato, spesso é la sommatoria di stimoli di piu’ sedute che porta alla risposta terapeutica efficace.

In fine vi ricordo sempre che anche la terapia fisica e’ solo un mezzo per la cura della persona che deve partire sempre da una valutazione globale e da un approccio globale.

Bisogna tornare alla “Medicina della persona”. Per curare qualcuno dobbiamo sapere chi è, che cosa pensa, che progetti ha, per che cosa gioisce e soffre. Dobbiamo far parlare il paziente della sua vita, non dei suoi disturbi. Oggi le cure sono fatte con un manuale di cemento armato: “Lei ha questo, faccia questo; ha quest’altro, prenda quest’altro”. Ma così non è curare.
(Umberto Veronesi)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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